Come si svolge la prima visita proctologica?

La visita proctologica rappresenta nell’immaginario comune una visita particolarmente imbarazzante e spesso dolorosa. Infatti ancor oggi, nonostante la divulgazione sempre più frequente di nozioni che riguardano le patologie del tratto ano-retto-colico e ciò che è necessario fare per arrivare ad una corretta diagnosi ed ad un trattamento specifico e curativo, si assiste frequentemente a ritardi diagnosti legati alla procrastinazione degli accertamenti specialistici che portano spesso il paziente ad arrivare allo specialista proctologo solo dopo aver utilizzato automedicamenti inefficaci e talvolta controindicati. In questa pagina cercherò di trasmettere alcune nozioni utili per quanti siano affetti da patologie del tratto ano-retto-colico e cerchino informazioni confortanti circa la prima visita proctologica.

Lo scopo è chiaramente quello di arrivare ad una diagnosi corretta per poter instaurare il trattamento farmacologico più appropriato oppure porre la giusta indicazione al trattamento chirurgico.

La visita consta di 5 momenti fondamentali:

ANAMNESI:

è indiscutibilmente uno dei momenti più importanti di tutta la visita perché mediante la raccolta dei sintomi consente al medico di orientarsi circa la patologia che affligge il paziente; essendo inoltre il momento di primo contatto, preliminare alla visita, consente di instaurare tra il paziente ed il medico una condizione di enpatia che renda meno imbarazzante la visita vera e propria. Durante l’anamnesi bisogna raccogliere il maggior numero di informazioni circa

VISITA: LA POSIZIONE DEL PAZIENTE

Una volta terminato il colloquio anamnestico il paziente viene invitato a sdraiarsi sul lettino sul fianco sinistro con le ginocchia flesse sull’addome in modo da esporre il perineo e la regione anale assumendo la posizione così detta di Sims o fetale. Una buona visita inizia con un corretto posizionamento del paziente.

VISITA: ISPEZIONE

La prima fase della visita è quella relativa all’ispezione, della parte esterna e interna dell’ano.

Bisogna Osservare:

VISITA: PALPAZIONE

La seconda fase della visita consiste nella palpazione:

La palpazione è inoltre utile per capire se è possibile procedere allo step successivo ovvero all’esplorazione ano-rettale; si può infatti percepire la presenza di intenso dolore o ipertono sfinteriale che rende impossibile il proseguimento della visita che verrà dunque eseguita nuovamente dopo un adeguato periodo di terapia medica oppure rinviata ad un nuovo appuntamento per eseguirla in sedazione.

VISITA: ESPLORAZIONE

La terza fase della visita consiste nell’esplorazione digitale da parte del medico esaminatore:

Tale procedura non deve comportare alcun dolore ma eventualmente solo un moderato fastidio; il paziente deve essere avvisato della manovra e se avverte eccessivo dolore l’esplorazione deve essere sospesa. Introdotto dunque “delicatamente” il dito si deve:

La palpazione è inoltre utile per capire se è possibile procedere allo step successivo ovvero all’esplorazione ano-rettale; si può infatti percepire la presenza di intenso dolore o ipertono sfinteriale che rende impossibile il proseguimento della visita che verrà dunque eseguita nuovamente dopo un adeguato periodo di terapia medica oppure rinviata ad un nuovo appuntamento per eseguirla in sedazione.

VISITA: ANOSCOPIA

La quarta fase della visita è rappresentata dall’anoscopia. Questa è una fase della visita proctologica di pertineza del medico specialista. Consiste nell’introduzione di uno strumento che consente di visualizzare direttamente il distretto ano-rettale e le strutture anatomiche da esaminare.

Si consideri che in mani esperte una buona visita proctologica può essere eseguita in 8-10 minuti

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